È comparsa dal nulla nei cieli della Colombia, sarebbe precipitata su un campo nel comune di Guadalajara de Buga e, da quel momento, ha catalizzato l’attenzione di social, media e appassionati di misteri da tutto il mondo. La cosiddetta Sfera di Buga è un oggetto metallico dalle caratteristiche insolite che, tra incisioni runiche, struttura interna complessa e testimonianze mai verificate, sta alimentando una valanga di ipotesi e speculazioni.
Un oggetto inspiegabile che divide opinione pubblica e scienza
Secondo quanto raccontato da alcuni utenti sui social, l’oggetto sarebbe stato avvistato in volo il 2 marzo 2025, visibile come una sfera luminosa che si muoveva in modo irregolare, prima di colpire una linea elettrica e cadere al suolo. Nessun video o documento ufficiale conferma questo presunto avvistamento, ma a raccogliere la sfera sarebbe stato un contadino locale, che l’ha poi affidata alle mani degli esperti.
È bene sottolineare fin da subito che non esistono studi scientifici pubblicati e sottoposti a peer review sull’oggetto: tutto ciò che circola proviene da canali non ufficiali, siti UFO, tabloid e video virali, il che rende difficile distinguere fatti da fiction.
L’analisi del radiologo Velazquez: “È di origine artificiale”
L’oggetto è stato analizzato dal radiologo colombiano Jose Luis Velazquez, che ha eseguito delle scansioni strumentali per cercare di comprendere la natura del manufatto. Secondo quanto riportato:
- La sfera è costituita da tre strati metallici ad alta densità;
- All’interno ospita 18 microsfere disposte attorno a un nucleo centrale più leggero;
- Non ci sono saldature, viti o giunture visibili, rendendo la sua costruzione apparentemente “impossibile” con tecniche convenzionali.
Velazquez ha affermato che si tratta con ogni probabilità di un oggetto artificiale, ma ha anche ribadito che sono necessari ulteriori studi per chiarirne l’origine e la funzione.
Rune, simboli mesopotamici e suggestioni da film
Uno degli elementi che ha contribuito al fascino della Sfera di Buga è la presenza di simboli incisi sulla sua superficie. Secondo alcune interpretazioni, ricordano antiche rune nordiche o sistemi di scrittura mesopotamici. C’è chi, con un occhio più cinematografico, li ha paragonati ai portali di Stargate, il film cult di Roland Emmerich.
In mezzo alla sfera si trova anche un’incisione che richiama la struttura di un microchip, elemento che ha spinto molti utenti a ipotizzare un’origine extraterrestre dell’oggetto, magari come parte di una sonda aliena progettata per osservare l’umanità.
Teorie estreme: aumento di peso, onde radio e controllo gravitazionale
Sui social la narrazione ha preso una piega sempre più fantasiosa. Tra le teorie più diffuse:
- La sfera avrebbe aumentato il proprio peso passando da circa 2 kg a oltre 11 kg nel giro di pochi giorni;
- All’interno conterrebbe plasma in grado di manipolare le onde radio;
- Sarebbe capace di influenzare la gravità, grazie a un presunto campo elettromagnetico generato dal suo nucleo.
Nessuna di queste affermazioni è supportata da dati concreti o verificabili. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di speculazioni alimentate da post virali e dalla naturale tendenza dell’uomo a cercare il mistero dove la scienza tace.
Verità, leggenda o operazione mediatica?
Nel caos informativo, una certezza c’è: la Sfera di Buga è diventata un caso mediatico internazionale, tra fascino tecnologico e folklore moderno. Potrebbe trattarsi di un oggetto sperimentale, un frammento di satellite o una bufala ben costruita per attirare l’attenzione. Oppure, come sperano gli appassionati di UAP, potrebbe davvero nascondere una tecnologia sconosciuta, forse non umana.
Per ora, nessuna autorità scientifica si è pronunciata in modo ufficiale sull’accaduto. E finché la scienza non farà chiarezza, la Sfera di Buga resterà un perfetto esempio di come mito e realtà si fondano nel nostro tempo digitale, dove un singolo oggetto può diventare, da un giorno all’altro, leggenda.