Due forti terremoti si sono verificati al largo della costa occidentale del Messico nelle ultime ore, stando a quanto riportato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). I sismi, entrambi di magnitudo 5.9, si sono registrati poco prima della mezzanotte del 27 maggio e nella prima mattinata del 28 maggio (ora italiana), con ipocentro localizzato a circa 20 km di profondità.
Secondo le prime rilevazioni, non risultano al momento danni a persone o cose, né sono stati segnalati rischi di tsunami dalle autorità locali. Tuttavia, gli eventi hanno attirato l’attenzione degli esperti, considerando la vicinanza alla costa e la possibilità che possano rientrare in una sequenza sismica più ampia.
Scosse gemelle nella stessa area
Le due scosse sono avvenute a poche ore l’una dall’altra nella stessa zona geografica, lungo un segmento attivo della placca tettonica del Pacifico. L’area è nota per la sua elevata attività sismica, e non è la prima volta che registra eventi ravvicinati di simile intensità.
Nessun allarme tsunami, ma occhi puntati sull’area
Sebbene nessuna allerta tsunami sia stata diramata, i centri di monitoraggio internazionali stanno continuando a osservare la zona per valutare eventuali sviluppi. In casi come questo, l’INGV invita sempre alla massima prudenza, in attesa di aggiornamenti ufficiali.
Le autorità locali e i centri di sorveglianza sismica restano in contatto per monitorare eventuali repliche o nuovi eventi sismici nelle prossime ore.
Un’area ad alto rischio sismico
Il tratto di oceano coinvolto fa parte del cosiddetto “Anello di Fuoco”, una delle zone più instabili dal punto di vista geologico al mondo. L’energia accumulata in profondità può liberarsi sotto forma di terremoti anche violenti, come dimostrano i numerosi eventi registrati negli ultimi anni.